Attività prevenzione dispersione scolastica 2018-2018:
Adesione Istituto Sandro Pertini – Torino
Adesione Istituto Comprensivo Statale 66 Martiri – Grugliasco
desione Istituto Ettore Majorana – Grugliasco
Adesione Istituto Norberto Bobbio – Torino
Adesione Istituto Albert Steiner – Torino
Convenzione Fondazione Giuseppe Ferrero – Istituto Albert Steiner
Scheda-Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica
- Prevenzione del disagio causa di abbandoni scolstici
- Rafforzamento delle competenze di base
- Integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana
Descrizione sintetica del progetto
Il progetto si sostanzia nella realizzazione di un’attività di tutoraggio fra studenti con consulenza e sorveglianza da parte dei docenti degli istituti coinvolti.
L’obiettivo è il supporto degli studenti che presentano carenze nel proprio percorso scolastico creando i presupposti per una minor incidenza del fenomeno della dispersione scolastica nonchè una maggiore inclusione sociale.
Le discipline scolastiche potranno riguardare sia le materie “classiche” che altre più legate all’inclusione ed al sentirsi parte di un’istituzione che soddisfa i propri bisogni sia in termini di competenze trasversali di cittadinanza sia di promozione della propria autostima.
Le indagini OCSE PISA 2003 e PISA 2006, relative sia agli ambiti scientifici che a quelli di problem solving, mettono in evidenza una carenza nelle competenze di base degli studenti italiani e la loro scarsa motivazione verso gli studi tecnico-scientifici nelle facoltà universitarie.
Il lavoro sulla motivazione degli studenti e sul loro coinvolgimento nei processi di apprendimento si inserisce in questo contesto. Quanto più la didattica sarà pratica, vicina al mondo degli studenti poco avulsa dal contesto in cui essi vivono, tanto più sarà inclusiva e ridurrà i fenomeni di demotivazione e di abbandono.
Dal punto di vista pratico l’attività prevede, in modo informale, la formazione di nuclei spontanei di studio come forma di mutuo aiuto da parte degli studenti più motivati verso quelli più in difficoltà. Quanto indicato potrebbe risolversi anche in una eventuale apertura pomeridiana della scuola che generi maggior senso di appartenenza nonché unità all’interno dei gruppi in classe.
La promozione del sostegno reciproco lascia meno soli i ragazzi a rischio dispersione e li fa sentire partecipi alla comunità.
La scelta riguardo la selezione degli studenti partecipanti potrebbe avvenire con il supporto del consiglio di classe, in base alla documentazione e in relazione a problemi sociali e familiari, all’elevato disagio scolastico (identificabile con notevoli assenze o gran numero di note disciplinari), nonché alle carenti competenze di base che ostacolano l’apprendimento ed il raggiungimento di livelli di sufficienti di competenza nelle singole discipline.
L’iniziativa potrebbe coinvolgere le scuole secondarie di primo e secondo grado. Per quest’ultime le classi di riferimento potrebbero riguardare quelle del biennio.
Risultati attesi
- Diminuzione dei casi di abbandono
- Diminuzione del numero di assenze totali
- Diminuzione, anche minima, dei bocciati nel raffronto con gli anni precedenti
- La creazione di prove sulle competenze di cittadinanza atte a testare l’eventuale miglioramento degli studenti in quest’ambito
- Aumento della motivazione allo stare a scuola
Eventuali Partnership: enti locali, cooperative di educatori professionali, associazioni e fondazioni private senza scopo di lucro
Ancora da individuare ma un eventuale bando potrebbe essere presentato in via sperimentale ad un singolo istituto. Potrebbe essere parte integrante del progetto la ricerca di partner al fine di implementare la disponibilità di beni a disposizione da elargire agli studenti tutor nonchè agli insegnanti volontari (ad esempio ticket alimentari).
Da valutare la disponibilità dei responsabili di istituto per la concessione non onerosa di locali dove effettuare l’attività.