Il progetto consiste in un’attività di tutoraggio per studenti con consulenza e sorveglianza da parte dei docenti degli istituti aderenti all’iniziativa.
L’obiettivo è il supporto degli studenti che presentano carenze nel proprio percorso scolastico creando i presupposti per una minor incidenza del fenomeno della dispersione scolastica nonchè una maggiore inclusione sociale.
Le discipline scolastiche potranno riguardare sia le materie “classiche” che altre più legate all’inclusione ed al sentirsi parte di un’istituzione che soddisfa i propri bisogni sia in termini di competenze trasversali di cittadinanza sia di promozione della propria autostima.
Le indagini OCSE PISA 2003 e PISA 2006, relative sia agli ambiti scientifici che a quelli di problem solving, mettono in evidenza una carenza nelle competenze di base degli studenti italiani e la loro scarsa motivazione verso gli studi tecnico-scientifici nelle facoltà universitarie.
Il lavoro sulla motivazione degli studenti e sul loro coinvolgimento nei processi di apprendimento si inserisce in questo contesto. Quanto più la didattica sarà pratica, vicina al mondo degli studenti poco avulsa dal contesto in cui essi vivono, tanto più sarà inclusiva e ridurrà i fenomeni di demotivazione e di abbandono.
Dal punto di vista pratico l’attività prevede, in modo informale, la formazione di nuclei spontanei di studio come forma di mutuo aiuto da parte degli studenti più motivati verso quelli più in difficoltà. Quanto indicato potrebbe risolversi anche in una eventuale apertura pomeridiana della scuola che generi maggior senso di appartenenza nonché unità all’interno dei gruppi in classe.
La promozione del sostegno reciproco lascia meno soli i ragazzi a rischio dispersione e li fa sentire partecipi alla comunità.
La scelta riguardo la selezione degli studenti partecipanti potrebbe avvenire con il supporto del consiglio di classe, in base alla documentazione e in relazione a problemi sociali e familiari, all’elevato disagio scolastico (identificabile con notevoli assenze o gran numero di note disciplinari), nonché alle carenti competenze di base che ostacolano l’apprendimento ed il raggiungimento di livelli di sufficienti di competenza nelle singole discipline.
L’iniziativa potrebbe coinvolgere le scuole secondarie di primo e secondo grado. Per quest’ultime le classi di riferimento potrebbero riguardare quelle del biennio.
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