La Fondazione Giuseppe Ferrero ETS nasce a seguito dell’esperienza di Giuseppe quale presidente dell’Istituzione di pubblica assistenza e beneficenza Ernesto Stillio. Stiamo parlando degli anni ’60 e ’70 anni in cui l’immigrazione era quella di chi, senza un lavoro, dalle regioni del sud migrava in cerca di maggiore fortuna nella grande città operaia: Torino. In quegli anni erano tante le famiglie (numerose) che facevano fatica a metter insieme il pranzo con la cena. Dall’osservare questo stato di difficoltà Giuseppe ed Evelina, sua moglie, ebbero una semplice idea per rendere felici le domeniche dei bambini di Viale dei Mughetti (quartiere difficile della periferia di Torino): dopo la messa del mattino un pranzo tutti insieme con menù a base di pollo&patatine, all’epoca piatto forte dei più piccoli. Da allora si susseguirono progetti ed iniziative volte sempre al supporto dei minori più più fragili ed in difficoltà. Di Giuseppe ed Evelina si può anche dire che furono tra i primi “estremisti” ad occupare spazi pubblici abbandonati. Si tratta dell’area adibita a ristoro del padiglione di Italia 61 che fu attrezzato per aprire quello che oggi potremmo definire un centro diurno. Non solo, grazie anche al contributo dei colleghi di lavoro di Giuseppe, che lavorava nell’azienda dei trasporti torinesi (oggi GTT), venne aperta una comunità per ospitare 24 ore al giorno i bambini senza una famiglia. Che la sua casa fosse aperta a tutti, tanto da guadagnarsi l’attributo di grande papà, è fatto noto. Non a caso i ragazzi in fuga dal centro di detenzione minorile torinese facevano spesso capolino alla sua abitazione quale vero centro di rieducazione. Spero ci perdonerete se per descrivere la Fondazione abbiamo preferito raccontare la storia di un uomo ma ci sembra il modo migliore per far capire le finalità del nostro ente che vuol essere sempre vicino ai più piccoli ed ai più fragili.